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Approfondimenti21/10/2024

Agile e Banking: rendere concreto il cambiamento è possibile

application modernization
fintech
pragmatic agile

Articolo a cura di

Antonio Gravetti

Banks & Financial Services Lead

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Nel banking, ma più in generale in tutti i settori in cui gli aspetti normativi e regolamentari rappresentano un elemento indispensabile e fortemente condizionante per la realizzazione di progetti IT, l’adozione dell’Agile è spesso vista come una opportunità “bella ma difficile”. 

Stando ad una valutazione puramente metodologica, viene quindi quasi naturale desistere e, pur intuendone i benefici, l’adozione di pratiche Agile viene accantonata o praticata in maniera superficiale, puramente formale e spesso contraddittoria: il cambiamento si ferma al titolo dei profili professionali senza in realtà incidere nelle dinamiche di un team di lavoro o sulle priorità di un progetto.

L’esigenza di trovare il giusto equilibrio tra pressione sui risultati e fiducia nel team, tra necessità di controllo e indirizzo strategico, tra capacità previsionale e urgenza di cambiamenti di priorità è quindi resa ancora più complessa dalla specificità del contesto. 

Siamo quindi di fronte ad una missione impossibile? No, per fortuna. 

L’adozione dell'Agile nei progetti IT delle banche sta crescendo, con sempre più istituzioni che ne colgono il valore ed hanno iniziato la trasformazione verso un modello Agile a partire, per esempio, dalla creazione di team cross-funzionali, in particolare nei progetti di sviluppo di applicazioni mobile. 

Ancora poco per parlare di cambiamento culturale profondo, ma la strada è tracciata. 

Le difficoltà ad estenderne l’adozione su larga scala vedono ancora nella cultura aziendale uno dei principali ostacoli, anche se i benefici in termini di maggiore efficienza, miglioramento dell'esperienza cliente e riduzione dei rischi sono già riconosciuti.

Lascio allora qualche esempio concreto, qualche spunto che renda l’idea di cosa si può fare oltre la sperimentazione, rispettando le esigenze che il contesto richiede:

  • Trattare le verifiche di compliance come parte integrante del ciclo di vita del #software anziché come attività separata alla fine del processo. Penso ad una sorta di Continuous Compliance, che accompagna e completa la Continuous Integration, diventandone elemento essenziale. 

     
  • Backlog Definition “risk-based”: Le user stories e le funzionalità possono essere definite e poi prioritizzate in base al rischio associato alla conformità e alla sicurezza. La gestione del rischio è valore, tanto quanto quello strettamente funzionale. Considerarlo come tale in fase di definizione e prioritizzazione del backlog è un modo pragmatico di renderlo un tema iterativo e quindi un elemento culturale del team.
  • Documentazione Agile: l’esigenza tipica degli ambienti regolamentati di avere documentazione aggiornata sempre disponibile si può soddisfare agilmente, automatizzandone la creazione come parte del processo CI/CD. L’automatizzazione della documentazione si può finalizzare a produrre report già “pronti” per la condivisione e la valutazione, nel formato adeguato e richiesto dalla normativa

     
  • Test Automation anche per i test di conformità: creare suite di test automatizzati che convalidano il rispetto delle normative in modo che ad ogni rilascio venga validato il rispetto di requisiti specifici, includendo anche la verifica degli standard di sicurezza.

La presenza di regole e validazioni, anche di soggetti terzi, non è di per sé in antitesi ai principi Agili, anzi. È uno stimolo a trasformare la cultura del controllo nella cultura della condivisione, del feedback continuo, della consapevolezza e della responsabilità.  

Lavorando sulla cultura organizzativa, orientandola alla creazione di valore, alcuni temi, tradizionalmente percepiti come impedimenti, posson quindi diventare perfino delle #opportunità. 

Una delle sfide principali consiste nel passare da un approccio ibrido ad un approccio pragmatico. Modelli che vedono, per esempio, l’Agile per le fasi di sviluppo ed il Waterfall per la conformità e la documentazione, possono essere sostituiti da modelli integrati e iterativi in cui i rischi progettuali sono tenuti in controllo con metriche e strumenti adeguati.

adesso.it è una Agile Digital Factory la cui identità è rappresentata da una forte attenzione alla qualità ed alla creazione di valore concreto. 

Il “come”, nel successo di un progetto, vale tanto quanto il “cosa”. 

È per questo che abbiamo investito nella creazione del framework dell’Agile Pragmatico, mettendo a frutto la nostra ventennale esperienza nella realizzazione di progetti complessi. 

Nel contesto del banking, quindi, la nostra declinazione pragmatica dell'agile si può davvero rivelare efficace. 

Le considerazioni contenute in questo articolo muovono dal workshop organizzato da adesso.it in collaborazione con CIONET, tenutosi il 10 Ottobre scorso presso la nostra sede, dal titolo “Quello che avreste voluto sapere sull'Agile, ma non avete mai osato chiedere”. L’obiettivo è stato quello di sfatare 10 falsi miti che frenano ancora molte aziende nel loro percorso, affrontando i paradossi che emergono dalla tradizionale cultura manageriale e proponendo soluzioni pratiche per superarli. 

Nella sezione “Approfondimenti” del nostro sito trovate tutti i materiali fin qui prodotti sul tema dell’Agile Pragmatico: