Approfondimenti9/8/2024
Agilità e Burnout: equilibrare rapidità e benessere del team nei progetti digitali
Nel mio articolo "Come non cadere nella trappola della velocità" (disponibile su BitMat), fornisco ai manager che operano nell'attuale contesto economico competitivo alcuni spunti per affrontare con successo i progetti di trasformazione digitale. Parto dall'assunto che l'adozione delle metodologie agili sia fondamentale per bilanciare la necessità di tempestività con l'orientamento alla creazione di valore. Tuttavia, sottolineo il pericolo di un'eccessiva focalizzazione su metriche che misurano l'output di processo, come la Velocity, rispetto a un insieme più ampio di metriche capaci di cogliere la reale natura multidisciplinare e multidimensionale dei progetti digitali.
Fra le metriche che suggerisco nell’articolo, c'è la Team Satisfaction, una misurazione regolare per valutare la soddisfazione e il morale del o dei team. In questo ambito si inserisce il tema del Burnout, una sindrome correlata al lavoro caratterizzata da esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale. Il termine burnout, coniato nel 1974 dallo psicologo Herbert Freudenberger, può essere rilevato praticamente in tutti i settori lavorativi. Tuttavia, il settore dello sviluppo software merita particolare attenzione.
L’articolo "Burnout in software engineering: A systematic mapping study" di Tien Rahayu Tulili, Andrea Capiluppi e Ayushi Rastogi (disponibile su ScienceDirect), offre una rilevante analisi sistematica degli articoli di ricerca rilevanti dal 1990 ad oggi sul tema del burnout nel campo dell'ingegneria del software. Questo lavoro dimostra l'importanza del tema e offre interessanti spunti sull'utilizzo del Machine Learning per la rilevazione precoce della sindrome.
Lo studio individua i più referenziati articoli di ricerca che offrono prove oggettive del rischio di calo di produttività e burnout conseguente all'eccessiva focalizzazione su parametri di misura di output come la velocity.
Inoltre l’articolo cita, fra gli altri, degli studi ([43], [54], [56], [54], [57], [134]) che offrono una importante prova oggettiva del rischio di calo di produttività e di burnout anche qualora si ricorra all'approccio Agile, conseguente all’eccessiva focalizzazione su parametri di misura di output come quello della Velocity (con dirette implicazioni su quantità di lavoro straordinario e la produttività media) o ad una scarsa attenzione alla organizzazione del lavoro.
Trovo queste evidenze del tutto coerenti con l'esperienza maturata in adesso.it, una Agile Digital Factory, dove temi come l'organizzazione del lavoro e l'attenzione alle persone si sono dimostrati così rilevanti da richiedere specifiche aree organizzative dedicate al Team Working e al People Care. Un contesto in cui il lavoro viene considerato più di una mera professione: è un mezzo per la propria crescita e la coltivazione di una sana ambizione. Per questo le diverse aree organizzative si impegnano a creare un ambiente di lavoro orientato allo sviluppo personale e alla creatività individuale. Si promuove il valore della fiducia, la colla che tiene insieme le persone e permette di instaurare un clima favorevole all’ascolto e alla collaborazione in team. Siamo consapevoli che il lavoro può essere d’aiuto nel realizzare i propri scopi di vita, per cui l’obiettivo aziendale è vicino alle aspirazioni individuali.
Anche la nostra adesione al gruppo adesso SE, con un fatturato superiore al miliardo di euro e con più di 10.000 dipendenti, testimonia la nostra volontà di crescere in un gruppo internazionale che condivide questi valori e si impegna quotidianamente nella creazione di un ambiente di lavoro allineato agli interessi delle persone, favorendo inclusione, sviluppo e benessere di tutti i suoi dipendenti. Un impegno riconosciuto nel 2023 con il primo premio come Best Employer in Germania nel settore ICT, e con il secondo posto nella classifica Best Workplaces Europe.
L’obiettivo di adesso.it è quello di offrire ai propri clienti un approccio olistico e pratico, che non solo risponda alle esigenze immediate alle quali i manager sono giocoforza richiesti a rispondere, ma che costruisca anche una base solida per la crescita sostenibile e l'innovazione a lungo termine. Riteniamo che solo attraverso un'attenzione equilibrata tra velocità e qualità, supportata da un'analisi approfondita e multidimensionale delle performance, sia possibile garantire il successo dei progetti digitali.
In definitiva, l'agilità non deve essere confusa con la mera rapidità. La vera agilità comporta un'attenta considerazione di molteplici fattori che contribuiscono al successo, inclusi il benessere del/dei team e la creazione di valore sostenibile. In questo modo, i manager possono navigare con successo nelle acque, senza dubbio complesse, della trasformazione digitale, evitando le insidie di una corsa cieca verso risultati immediati a scapito della generazione di valore sostenibile.