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Career Story17/12/2024

Career Story - Fabiola Malorgio, Project Leader

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Career Story di

Fabiola Malorgio

Project Leader

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Ciao Fabiola, raccontaci del tuo ruolo in adesso.it e di cosa ti occupi.

Sono entrata in adesso.it nel 2016, quasi otto anni fa. Quell’anno è stato particolarmente significativo per me: mi sono sposata, ho cambiato città e ho iniziato questa avventura professionale. Conoscevo già l’azienda e, durante la discussione della mia tesi, è accaduto qualcosa di speciale: subito dopo la proclamazione, una persona dell’azienda si è avvicinata a me. Mi ha detto che aveva apprezzato il mio intervento e mi ha parlato di una posizione aperta. Ho deciso di partecipare al colloquio, che è andato molto bene. Così, sono entrata ufficialmente nel team.

Qual è stato il tuo percorso in azienda?

Sono entrata come sviluppatrice, grazie alla mia laurea in ingegneria informatica. È stato il punto di partenza naturale per me. Nel tempo, però, ho avuto l’opportunità di crescere e di esplorare nuovi ruoli, che mi hanno permesso di sviluppare competenze sempre più ampie e di affrontare sfide stimolanti.

Perché hai scelto di diventare sviluppatrice? C’è un motivo specifico?

In realtà, è una passione che ho sempre avuto, fin da bambina. Ho pianificato il mio percorso di studi proprio con questo obiettivo in mente. Ho scelto un istituto tecnico industriale con indirizzo informatico e, successivamente, ho proseguito con una laurea in ingegneria informatica.

Diventare project leader è stato parte del tuo percorso di crescita?

Lavorando nei progetti, collaborando in team e confrontandomi con le persone, ho iniziato a ricevere feedback. Questi riscontri sono sempre stati estremamente costruttivi e mi hanno aiutato a comprendere meglio il valore che riuscivo a portare al gruppo.  

Ascoltando come gli altri percepivano il mio contributo, ho cominciato a riflettere su come potessi evolvermi e sfruttare al meglio le mie capacità. Insieme ai leader aziendali, abbiamo esplorato diverse opzioni e abbiamo deciso di sperimentare la strada della project leadership. È stato un percorso molto naturale, che mi ha permesso di valorizzare le qualità che gli altri vedevano in me, ma che io stessa non avevo sempre riconosciuto. Questo processo di crescita è stato illuminante, sia dal punto di vista personale che professionale.

Qual è la sfida più grande di questo ruolo? Cosa ti mette più in difficoltà? E invece, cosa ti dà più soddisfazione?

La sfida più grande è sicuramente legata alla dimensione e alla complessità del progetto. Essendo entrata da poco nel progetto, la mole di lavoro e il numero di interazioni da gestire rendono il tutto particolarmente impegnativo. Un altro aspetto delicato è la comunicazione con il cliente: non si tratta solo di trasmettere informazioni, ma anche di raccogliere le esigenze in modo accurato, interpretare i feedback e mantenere un dialogo efficace. La comunicazione, in questo senso, è davvero un elemento cruciale da gestire a 360 gradi. 

Dal lato delle soddisfazioni, sono orgogliosa di essere riuscita a superare alcune difficoltà che avevo previsto. Cambiare progetto, entrare in un ambiente completamente nuovo e confrontarmi con team, persone e dinamiche diverse non è stato semplice. Il salto rispetto al mio progetto precedente è stato notevole, e inizialmente temevo di non riuscire a gestire tutto, di essermi lanciata in una sfida troppo grande. 
Tuttavia, vedere che il mio contributo ha un impatto concreto e che posso fare la differenza anche in un contesto così complesso è una delle soddisfazioni più grandi. Questa consapevolezza mi dà la motivazione per continuare a crescere e affrontare nuove sfide.

Cosa ti lega di più ad adesso.it, dopo più di 8 anni in azienda? Cosa ti fa rimanere?

Sicuramente, il legame più forte è rappresentato dalle persone e dall’attenzione che l’azienda riserva a ognuno di noi. Mi sono sempre sentita supportata nel mio percorso di crescita, con la possibilità di esprimere la mia opinione e, soprattutto, di essere ascoltata. 

adesso.it non si limita a offrire opportunità di crescita professionale, ma presta grande attenzione anche alle esigenze personali. La vita cambia, e l’azienda ha sempre dimostrato flessibilità nel rispondere a queste necessità. Ad esempio, per me è stato fondamentale poter lavorare part-time quando sono diventata mamma. Non è una cosa scontata, e l’ho davvero apprezzato. 

Infine, mi piace l’atmosfera di serenità che ho sempre percepito sul posto di lavoro. Ora che lavoro in smart working, una delle cose che mi manca di più è l’interazione quotidiana con i colleghi. Anche se ho trovato un buon equilibrio, soprattutto con due bambini piccoli, quando posso, torno volentieri in ufficio. Per me, il rapporto umano rimane insostituibile, ed è uno degli aspetti che rende adesso.it davvero speciale.

Quali competenze, sia tecniche che non, sono necessarie per il tuo ruolo, in generale o specificamente in adesso.it?

Ciò che è sempre fondamentale è trovare un equilibrio tra soft skills e hard skills. La comunicazione e l’ascolto sono indispensabili: ti aiutano a collaborare efficacemente sia con il team che con il cliente. L’empatia, in particolare, è cruciale per costruire relazioni positive e per creare un ambiente di lavoro sano e produttivo. 

Dal punto di vista tecnico, è importante avere familiarità con metodologie come Scrum e strumenti come Jira, che facilitano la gestione e il monitoraggio dei progetti. Inoltre, avere competenze base di design o di analisi può essere un vantaggio, soprattutto quando ci si trova a lavorare senza la presenza costante di un analista. In questi casi, sapersi adattare e ampliare il proprio raggio d’azione diventa fondamentale. 
Infine, credo che una delle competenze più importanti sia la capacità di continuare a crescere e formarsi. Il nostro settore è in continua evoluzione, e restare aggiornati è indispensabile per affrontare nuove sfide e opportunità.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Nel poco tempo che riesco a ritagliare per me, cerco principalmente di staccare la spina, magari leggendo o passando del tempo con me stessa. Non pratico sport, anche se è un mio proposito ogni anno, ma spesso mi nascondo dietro la mancanza di tempo. La lettura è una passione che ho da sempre, sin da piccola, e cerco di trasmetterla anche ai miei bambini, rendendola una parte importante della loro routine. Mi rilassa moltissimo e mi aiuta a staccare davvero.