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Career Story23/4/2025

Career Story - Marzia Sgarbossa, Sales Manager

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Career Story di

Marzia Sgarbossa

Sales Manager

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Da quanto tempo lavori in azienda e di cosa ti occupi attualmente?

Sono entrata in adesso.it come Business Developer, inizialmente dedicata allo sviluppo dei clienti già attivi, con un focus su progetti nei settori retail e fashion. Ho concluso questa prima fase a fine 2024 e, da quest’anno, ho assunto il ruolo di Sales Manager.   
Oggi mi occupo dello sviluppo di nuove opportunità di business, spinta dal desiderio di essere più presente sul mercato, intercettare le innovazioni e portarle a un numero sempre maggiore di clienti. Un aspetto che trovo particolarmente stimolante è anche la possibilità di conoscere e collaborare con realtà aziendali diverse. 

È sempre stato questo il tuo ambito o hai maturato esperienze diverse prima di arrivare qui?

Ho avuto un percorso molto variegato! Ho lavorato nella consulenza digitale per circa 27 anni. Ho programmato per una decina di anni, poi mi sono occupata di analisi dei processi e di quality assurance, team leadership, project management e da una decina di anni seguo direttamente i clienti come account. Con il tempo, mi sono specializzata nel settore retail (fashion & luxury, GDO), seguendo progetti di customer experience ed e-commerce a livello internazionale.

Cosa ti ha portata a orientarti verso un ruolo più gestionale e di leadership?

Nel mondo dello sviluppo software arriva, prima o poi, un momento in cui occorre fare una scelta: approfondire ulteriormente l’aspetto tecnico oppure orientarsi verso la gestione e il rapporto con il cliente. Io ho scelto questa seconda strada, perché mi appassiona interagire con le persone e lavorare insieme per trovare soluzioni. È stato un passaggio naturale per me.

Credi che ci siano delle soft skill personali che ti abbiano aiutata in modo particolare?

Assolutamente sì. Qualche anno fa mi fu attribuito dai miei colleghi il titolo della persona più coscienziosa dell’azienda. Lo prendo come un superpotere! Credo che questa definizione mi rappresenti davvero bene. A questo affianco due valori in cui credo molto: l’umiltà e l’ascolto. Proprio l’esperienza, ti porta a capire che non si smette mai di apprendere dagli altri. È grazie all’ascolto e al confronto che, secondo me, si cresce davvero.

Cosa ti motiva oggi più di ogni altra cosa?

Il fatto di fare un lavoro che mi piace, con persone competenti, creative e piene di entusiasmo. Non siamo una catena di montaggio, e meno male ! C’è un confronto continuo con il marketing, il people care e le altre funzioni aziendali, e questo mi fa sentire parte di un tutto. 
Non amo definire il contesto lavorativo come una “famiglia”, perché rimane pur sempre un ambiente professionale, ma qui mi sento supportata e valorizzata. 
E poi c’è un aspetto che mi motiva moltissimo: vedere giovani entusiasti, desiderosi di imparare. Dare loro un’opportunità è qualcosa che mi riempie di energia. In molti di loro rivedo me stessa all’inizio del percorso, con quella stessa voglia di mettersi in gioco.

Qual è la parte più difficile del tuo ruolo? E quella che ti gratifica di più?

La sfida più grande è sicuramente generare nuovo business, soprattutto quando si tratta di entrare in contatto con clienti che ancora non ci conoscono. Richiede impegno, costanza e una buona dose di creatività. Allo stesso tempo, però, è anche l’aspetto più stimolante del mio lavoro. 
La gratificazione più grande, invece, arriva quando vedo crescere le persone del mio team. Accompagnarle nel loro percorso, vederle acquisire sicurezza e autonomia: è una soddisfazione che ripaga di ogni sforzo.

Quanto è importante per te il team?

Tantissimo. Per me il team rappresenta il cuore pulsante dell’azienda, il nucleo minimo con cui vale la pena iniziare qualsiasi azione. Non importa chi chiude un contratto: se un collega ha le competenze più adatte, è doveroso coinvolgerlo. Credo fortemente nell’apertura, nella trasparenza e nella collaborazione. Le competenze non vanno custodite gelosamente, ma condivise. È così che si cresce davvero, come professionisti e come organizzazione.

Cosa ti fa rimanere in adesso.it?

Le persone. Lo dicono in molti, ma è la verità. Qui mi sento ascoltata, accolta, coinvolta. Faccio un lavoro che amo, che mi appassiona ogni giorno. E questo, per me, ha un valore enorme, perché poi torno a casa e guardo i miei figli serena, con le giuste forze per poterli accompagnare nel loro percorso di vita.

Lavorare in una Agile Digital Factory significa respirare i valori dell’agile ogni giorno. Ce n’è uno che ti ha fatto davvero riflettere o che senti particolarmente vicino?

Sì, uno in particolare: la capacità dell’agile di far emergere le inefficienze. È un sistema estremamente trasparente, in cui ognuno sa cosa stanno facendo gli altri. Non ci si può nascondere. 
Non serve un manager che controlli ogni passo: è il team stesso che si autogestisce. È un modello democratico, e per questo lo trovo potentissimo.

Parliamo di smart working: cosa ne pensi?

Lo considero fondamentale. Come madre di due figli, la possibilità di essere presente a casa è cruciale per me. Ma credo che il vero valore non risiede solo nello smart working, bensì nella flessibilità. Lavorare per obiettivi, anziché per orari, è ciò che fa davvero la differenza.

Cosa fai nel tempo libero?

Da un anno ho un cane Labrador femmina che ho salvato, e con lei seguo un percorso di educazione cinofila, cosa che mi porta a rivedere totalmente i paradigmi dell’ascolto e della comunicazione, con lei sono riuscita ad aprire dei livelli sensoriali che nemmeno credevo di avere. Amo gli animali, sono sempre stati una parte fondamentale della mia vita. Prendersene cura è per me una forma di etica: è un’esperienza profonda che ti connette con un altro essere vivente in modo autentico. 
Prima praticavo danza moderna, ma ora ho meno tempo. Mi piacerebbe però riprendere. Inoltre, adoro camminare e fare escursioni in montagna: è un modo per ricaricarmi e stare in sintonia con la natura.