Approfondimenti21/11/2024

Open Banking: un'opportunità per le banche del territorio

fintech

Articolo a cura di

Antonio Gravetti

Banks & Financial Services Lead

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Nell'ultimo articolo abbiamo parlato dell’offerta digitale delle banche del territorio. In particolare: sinergia con il mondo fintech per una modernizzazione sostenibile. 
Ma investire in servizi e prodotti digitali moderni, risponde ad una reale esigenza dei propri clienti?

Ho focalizzato l’attenzione sul mondo delle piccole e medie imprese e analizzato i report di settore, ne ho dedotto alcuni messaggi chiave: 

  • Più dell'80% delle SME (Small Medium Enterprise) ha rapporti con banche tradizionali, tipicamente caratterizzate da una forte presenza territoriale. 
  • Più del 50% ha rapporti con più banche: questa diversificazione è altamente correlata alla varietà ed alla qualità dei servizi e prodotti offerti. 
  • Oltre il 70% necessita/usa servizi e prodotti diversi dal semplice rapporto di conto corrente.

Semplificando moltissimo, la risposta naturale a questi bisogni si chiamerebbe Open Banking:

  • Accesso Facilitato al Credito, condividendo i propri dati bancari per ottenere valutazioni di credito più rapide e accurate. 
  • Automazione dei Pagamenti e delle Fatture, per favorire la riduzione dei ritardi nei pagamenti/incassi e migliorare l'efficienza amministrativa. 
  • Account Aggregation per monitorare tutti i conti in un unico luogo, ridurre gli errori contabili e migliorare la pianificazione finanziaria. Eppure, sempre stando ai dati, meno del 20% delle SME utilizza servizi di Open Banking, anche se oltre il 70% mostra un interesse elevato verso di essi.

È evidente, quindi, che da un lato c’è un bisogno non ancora (s)coperto e dall’altro una urgenza di innovazione nell’offerta, per poterlo soddisfare. 

I servizi di Open Banking sono regolamentati e abilitati dalla PSD2: come spesso accade, anche in questo caso il trigger per l’innovazione nel banking è di tipo normativo. 
Ma per ora direi che è Ajar Banking: non propriamente open, ancora socchiuso.

I principali limiti ancora da superare:

  • La consapevolezza degli utenti: servizi “nascosti” nei canali digitali, ancora poca informazione specifica e mirata. Si genera così diffidenza e preoccupazione anche per gli aspetti di sicurezza. 
  • La complessità regolamentare che amplifica la complessità tecnologica: i sistemi legacy, l'età elevata del parco applicativo, la "distanza" dal mondo API suggeriscono un approccio conservativo, mirato al "minimo indispensabile" che si trasforma in occasione sprecata. Occorre lo sforzo di andare oltre il dovere di adeguare, cogliendo l'opportunità regolamentare come l'occasione per mettere in ordine gli obiettivi. In testa: generare il valore che si può, oltre quello che si deve.