Approfondimenti5/9/2024

Quello che avreste voluto sapere sull’Agile ma che non avete mai osato chiedere

Ovvero uno stimolo per uscire dalle convinzioni manageriali tradizionali per vedere la realtà dell'Agile sotto una nuova luce, ponendosi alcune domande utili per superare taboo e false credenze.

agile software development
pragmatic agile

Articolo a cura di

Stefano Mainetti

Executive Chairman

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Alberto Marsanasco

Chief Innovation Officer

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In un mondo caratterizzato da rapidi cambiamenti e crescenti complessità, l'agilità emerge come un approccio decisamente efficace per mantenere e potenziare la competitività delle imprese. Nell'era del digitale, è fondamentale evolvere il concetto di gestione aziendale, senza correre il rischio di rimanere ancorati al modello tradizionale dell'epoca industriale. Nella gestione tradizionale, basata su una gerarchia in cui il potere è concentrato ai livelli più alti, le persone competono per scalare la piramide gerarchica e il successo è misurato principalmente da obiettivi di breve termine. In questo contesto, l'innovazione è limitata, le risorse vengono distribuite attraverso negoziazioni tra unità aziendali condizionate dalle esigenze di gestione del potere; conseguentemente l'attenzione è principalmente interna, ossia rivolta all'efficienza e al controllo. 

L'agilità ci offre degli elementi sostanziali per superare i limiti della gestione tradizionale, e di conseguenza le organizzazioni possono evolvere e si trovano nelle condizioni di affrontare con successo l'incertezza dell'attuale panorama competitivo, in particolare nell’ambito del digitale, sfruttando le opportunità, rispondendo efficacemente alle sfide e ai cambiamenti esponenziali della società e delle tecnologie. Come bene argomenta Steve Denning nell’interessante articolo “Why The World’s Most Valuable Firms Are So Agile” [1], le aziende che adottano l'agilità sono state e saranno le aziende leader nell'innovazione e nella creazione di valore sostenibile per i loro clienti, basti pensare a nomi come Alphabet, Amazon, Apple, Nvidia, Microsoft e Tesla. Nell’articolo viene riportato che circa il 20% delle aziende a livello globale ha adottato questa strada e sta crescendo più rapidamente dell'indice S&P500, mentre le aziende che continuano con la gestione tradizionale, focalizzate su comando e controllo e su obiettivi di breve termine, crescono più lentamente.

Visti i benefici, oggi c’è un interesse crescente nell’adozione dell’agilità. Tra i quasi 800 rispondenti a livello internazionale del 17esimo State of Agile Report [2], circa il 70% ha dichiarato che l'IT e i team di sviluppo e delivery del software utilizzano l’Agile, così come quasi la metà dei team di ingegneria, prodotto e ricerca e sviluppo. Anche in Italia ormai sembra che l’Agile sia uscito dalla nicchia dei primi esploratori e sia sempre più diffuso, soprattutto all’interno delle direzioni IT. Il report del 2023 degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano riporta che il 70% delle grandi aziende italiane adotta l’agile all’interno della maggior parte dei progetti IT [3].

In termini di previsioni di mercato, le indicazioni sono coerenti con questo quadro. Il report: “Enterprise Agile Transformation Services Market Statistics: opportunities and forecast 2023-2032” di Allied Market Research [4] afferma che il mercato globale dei servizi per la trasformazione agile per le imprese passerà dal valore di $27.6 miliardi del 2022 ad una stima di $142 miliardi nel 2032, con un tasso composto annuo di crescita del 18,1% (2023-2032). Secondo il report, tra i team di sviluppo software, ma anche in settori non IT, la crescita verrà alimentata grazie alla consapevolezza sempre maggiore dei benefici che si possono ottenere grazie all’Agile: aumento della velocità nel time-to-market , migliore qualità dei prodotti/servizi sviluppati, crescita della produttività e miglioramento della comunicazione, della collaborazione e della qualità delle relazioni in azienda. La crescita sarà ulteriormente rafforzata dal diffondersi dei big data e dell’intelligenza artificiale, tecnologie su cui è più facile fare sperimentazioni e su cui è più difficile prevedere casi d’uso di successo a priori, e che richiedono quindi approcci iterativi. Nel report però viene anche messo in evidenza l'ostacolo principale: gli alti tassi di fallimento dei progetti agile, che possono limitarne la diffusione.

Abbiamo quindi a disposizione un’arma potente, ma difficile da usare?

In effetti, se proviamo a leggere in modo critico survey e previsioni di mercato, ci accorgiamo che i livelli di adozione sono ben diversi. Ci sono degli evidenti manifesti di intenzione nella direzione dell’adozione della metodologia, ma si procede con una diffusione non sistematica e che spesso finisce a scontrarsi con stili di leadership e modelli organizzativi aziendali. Molto eloquenti in questo senso i dati raccolti nel report State of Agile Culture di Agilebusiness.org [5]: il 97% dei C level credono di lavorare in modo agile, quando solo il 2% dei team di delivery dicono che è vero.

E’ impressionante questa differenza di percezione e non possiamo assolutamente ignorarla e tralasciare di farcene carico!

Le dieci domande sull'Agile cui occorre dare risposta

Quindi, nei fatti, l’agilità si diffonde, ma fra importanti difficoltà. Esiste una frattura tra le intenzioni e la realtà dei fatti, tra l’adozione formale delle pratiche e l’adozione sostanziale di principi, valori e mindset dell’agile. Emergono delle domande evidenti, cui è necessario dare risposta: 
• Da dove deriva questa frattura? 
• Cosa frena le aziende a adottare realmente la metodologia Agile, nonostante siano evidenti i benefici che ne si possono trarre? 
• Quali sono i dubbi e le barriere all’adozione dell’approccio agile, che tutti pensano ma nessuno osa esplicitare? 
• Come possiamo superarli?
 

Per rispondere a questi punti ed essere concreti, abbiamo identificato 10 domande che sintetizzino i taboo sull’Agile in azienda. Sono domande legittime, che è naturale che emergano di fronte all’impatto dall’adozione della metodologia. In effetti, soprattutto per le aziende abituate a gestire i progetti di digitalizzazione in un modo diverso, sarebbe pericoloso non porsi queste domande e procedere ciecamente solo spinti dai casi di successo che leggiamo in letteratura. Tuttavia, è fondamentale affrontare i temi scomodi, discuterne apertamente, non lasciarli sullo sfondo, per evitare una adozione dell’Agile solo formale, di facciata, che non solo non porta benefici al business, ma demotiva anche le persone, che si accorgono facilmente che l’azienda nei fatti tradisce le intenzioni che dichiara.

Il primo gruppo di domande riguarda il trade off tra accettare su di sé la pressione di dovere ottenere dei risultati e al tempo stesso dare fiducia ai team perché si auto-organizzino: 

1. Come posso essere sicuro che i team siano organizzati correttamente e lavorino al massimo della loro produttività se non ci sono istruzioni e controlli dettagliati? 

2. Come posso avere visibilità su cosa sta facendo il team, se non ci sono rapporti e documentazioni dettagliate? 

3. Come posso garantire la qualità del prodotto senza processi di controllo qualità rigorosi e centralizzati? 

La seconda area riguarda il trade off tra controllo e indirizzo strategico: 

4. Come possiamo misurare il successo del progetto se non ci sono metriche e KPI chiaramente definiti? 

5. E’ vero che l’Agile è miope ed ha eccessiva enfasi sul breve periodo, sacrificando obiettivi di innovazione di lungo periodo? 

Il terzo gruppo di domande riguarda le capacità della metodologia Agile di gestire il trade off tra previsione di lungo periodo e valorizzazione dei cambiamenti di priorità che si devono fronteggiare durante il progetto: 

6. Come è possibile rispettare una pianificazione di progetto in termini di tempi e costi, senza una analisi dettagliata a priori e una supervisione continua? 

7. Come posso costruire un budget IT se i miei fornitori lavorano con approccio agile con orizzonte temporale di 2/3 iterazioni? 

8. Come gestire cambiamenti frequenti nelle priorità senza destabilizzare gli stakeholder del progetto? 

Infine, le domande che ci fanno ragionare al cuore del cambiamento necessario per la leadership: 

9. Se tutti sono responsabili, chi è responsabile quando qualcosa va storto? 

10. Perché il mio capo ama l’agile ma lo osteggia nei fatti?

Affronteremo questi taboo e daremo delle risposte che discuteremo insieme durante l’evento del 10 ottobre, dedicato ai CIO, intitolato “Quello che avreste voluto sapere sull’Agile ma che non avete mai osato chiedere”, organizzato grazie alla collaborazione di adesso.it e CIONET

Le domande ci aiuteranno a ragionare insieme e confrontarci per comprendere che la vera sfida nella ricerca dell’agilità non può essere confinata nell’adottare nuove pratiche e strumenti, ma risiede nell’abbracciare un nuovo mindset, che impatta sugli stili di leadership, sull'organizzazione del lavoro e sulla gestione delle responsabilità. Evolvere la cultura e l’organizzazione è essenziale per evitare che l'agilità rimanga una moda passeggera o, peggio, una pratica di facciata. Solo affrontando apertamente i dubbi e le resistenze si può realizzare un’adozione autentica e sostenibile dell'Agile, e generare in questo modo reale valore per le aziende e i loro clienti.  

In adesso.it, partendo dalle riflessioni conseguenti l'impegno a dare risposte a queste domande, agiamo seguendo un approccio pragmatico all'Agile. Senza perdere di vista i valori e i principi della metodologia, operiamo per coniugarli con lo stile di leadership e il modello organizzativo delle aziende clienti, con l'obiettivo di procedere in un percorso evolutivo virtuoso favorendo il conseguimento di maggiori livelli di agilità.

Riferimenti

• [1] Why The World’s Most Valuable Firms Are So Agile - Steve Denning - Forbes - Feb 26, 2024 
https://www.forbes.com/sites/stevedenning/2024/02/26/why-the-worlds-most-valuable-firms-are-so-agile/?trk=public_post_comment-text  
• [2] 17th State of Agile Report - Digital.ai - Jan 2024 
https://digital.ai/resource-center/analyst-reports/state-of-agile-report/  
• [3] Osservatorio Cloud Transformation - Osservatori Digital Innovation - Politecnico di Milano - Oct 2023 
https://www.osservatori.net/it/home  
• [4] Enterprise Agile Transformation Services Market Statistics: opportunities and forecast 2023-2032 - Allied Market Research - Sep 2023 
https://www.alliedmarketresearch.com/enterprise-agile-transformation-services-market 
• [5] State of Agile Culture - Agile Business Consortium - May 2023 
https://www.agilebusiness.org/resource-report/state-of-agile-culture-report-2023.html